Archivio Eventi (dettaglio)
14 giugno 2000 - 13 gennaio
2001
I volti di Pinocchio
(testo del comunicato stampa pubblicato in
occasione dell'inaugurazione)
A 120 anni dalla prima pubblicazione sul
"Giornale per i Bambini" delle
Avventure di Pinocchio, la Biblioteca Marucelliana
intende presentare una scelta tra le più significative
delle oltre duecento pubblicazioni edite a Firenze e
conservate nelle proprie raccolte. Le opere, presentate
in ordine cronologico, coprono un arco di tempo
compreso tra la fine dell'Ottocento e il Duemila.
Alle Avventure, pubblicate in volume per la prima volta
nel 1883 dal fiorentino editore-libraio Felice Paggi,
con le illustrazioni di Enrico Mazzanti, si alternano
le traduzioni, i tanti rifacimenti, le parodie e le
trasposizioni che sono conosciute sotto il nome di
"Pinocchiate" e che, già pochi anni dopo l'uscita del
capolavoro del Collodi, iniziarono ad essere pubblicate
con ritmo incalzante sotto la spinta dello strepitoso
successo e della grande fama del burattino di legno.
"Ti mando questa bambinata, fanne quel che ti pare; ma,
se la stampi, pagamela bene per farmi venir la voglia
di seguitarla". Così il Collodi si rivolgeva a Guido
Biagi, redattore del "Giornale per i
Bambini" inviandogli le prime puntate della
Storia di un burattino. Fu il Biagi, sotto la pressione
dei giovani lettori e per l'immediato grande successo,
a spingere il Collodi a seguitare la storia. Scolaro di
Ferdinando Martini, Guido Biagi, oltre che giornalista
e scrittore, fu anche bibliotecario tra i più illustri
e direttore della Marucelliana dal 1886 al 1891. Da qui
il filo rosso che lega la Biblioteca al
burattino.
Nella esposizione si è cercato di evidenziare il
maggior numero possibile di illustratori fiorentini o
di ambiente fiorentino che hanno dato il volto al
burattino del Collodi, con un panorama delle diverse
case editrici fiorentine; naturalmente la produzione
maggiore si riscontra nella Casa Editrice Bemporad,
"cessionaria" della Libreria di Felice Paggi.
Nello stesso tempo si è cercato di evidenziare il
maggior numero possibile di scrittori e illustratori
che hanno dato vita con le pinocchiate a nuove
avventure del burattino.
Ecco allora Enrico Mazzanti, Carlo Chiostri, Attilio
Mussino, Corrado Sarri, Maria Augusta e Luigi
Cavalieri, Piero Bernardini, Giove Toppi, Giorgio
Scudellari, Giorgio Mannini, Mario Pompei, Fiorenzo
Faorzi, Aurelio Costanzo, Mario Fantoni, Venturino
Venturi, Attilio Cassinelli, Paolo Giangrandi, Giovanni
Stefani, Fabrizio Gori, Giuseppe Ardu, Aurelio
Galleppini e Vinicio Berti con il Pinocchio a
fumetti.
Paggi, Bemporad, Nerbini, Salani, Marzocco,
Franceschini, Società Editrice Toscana, Vallecchi,
Sansoni, Le Monnier, Manni, Poligrafico Fiorentino,
Valmartina, Agemina, Giannini, Polistampa, Pugliese,
Fanfani Pananti, Ponte alle Grazie, Aida: gli editori
per cui hanno lavorato questi illustratori.
E' esattamente di cento anni fa Pinoncito, o las
Aventuras de un titere, prima traduzione in lingua
spagnola, edita dalla Bemporad, di Luigi Bacci con
disegni di Enrico Mazzanti, Giuseppe Magni e Carlo
Casaltoli. All'editoria fiorentina si deve pure il
Pinoculus, prima traduzione in latino a cura di Henrico
Maffacini pubblicata nel 1950 da Marzocco, alla quale
seguirà, nel 1962, il Pinoculus latinus, nuova
traduzione parziale a cura di Ugo Enrico Paoli con
copertina e illustrazioni di Piero Bernardini edita da
Le Monnier.
Già alla fine dell'800 escono le prime "Pinocchiate":
dal Segreto di Pinocchio di Gemma Rembadi-Mongiardini
con illustrazioni di Magni a Lucignolo l'amico di
Pinocchio di Alberto Cioci con incisioni del Chiostri,
al Fratello di Pinocchio di Egisto Ghiselli con
illustrazioni di Alberto Zardo.
Nei primi decenni del '900 tocca a Le chiassate di
Pinocchio, libro umoristico per grandi e piccini con
nuove variazioni delle avventure illustrate da G.
Vannucci e Sirti (Guido Sartini), riproposte con
versione diversa negli anni successivi in più serie di
libretti illustrati. Fra questi Pinocchio nella luna
con testo e illustrazioni di Gischiat (Gino Schiatti) e
Pinocchio sciatore, avventure frigorifere a base di
gelati e sorbetti descritte da Tortellino (Guido
Freschi) con vignette di Giove Toppi.
Del 1929 è Pinocchio dalla fata dai capelli turchini di
Anna Franchi con disegni e copertina in stile liberty
di Ezio Anichini. Di Fiorenzo Faorzi sono le immagini
per alcune divertenti parodie apparse nella collezione
di libretti sagomati "Librini del cuccù" fra i quali
ritroviamo Pinocchio in Affrica del 1937 che affronta
un tema assai in voga dopo la recente conquista
dell'Etiopia e al quale si ispirano alcuni volumetti
umoristici della collezioncina illustrata per i più
piccini "Libriccini belli" come Pinocchio vuol calzare
gli Abissini e Pinocchio istruttore del Negus del 1939.
Di particolare curiosità, le creazioni della casa
editrice Franceschini specializzata nella produzione di
libri con figure animate; fra questi il Pinocchio
animato illustrato con i nuovissimi disegni di Attilio
Mussino e tavole movibili a colori del 1943. Degli anni
Settanta è una video story con 84 slides a colori
disegnate da Mario Fantoni per la fiorentina casa di
giocattoli MUPI.
Ma il personaggio Pinocchio spazia anche in altri mondi
e lo ritroviamo nel tempo anche in tanti adattamenti
teatrali e musicali come Pinocchio, bizzaria in quattro
atti illustrata dal famoso Yambo (Enrico Novelli) nel
1919 per la Bemporad e Pinocchio maestro di ballo alla
corte dei burattini, fox-trot-one-step di Carlor
Graziani-Walter del 1921 con vivace copertina firmata
da Spina edita dalla casa editrice musicale
Manni.
Il burattino del Collodi, enfant gaté del giornalismo
toscano, divenne un punto di riferimento anche per i
giornali dedicati ai ragazzi. Rimanendo sempre in
ambito fiorentino, si va dal "Pinocchio", giornale per
la gioventù del 1903-1904 diretto da Momus (Augusto
Piccioni) al "Pinocchio" giornale dei ragazzi,
settimanale di piccolo formato, venduto a due
centesimi, uscito nell'ottobre 1910, divenuto poi "Il
Piccolo Pinocchio", giornale e dispensa
illustrata.
Dopo il grande successo dei fumetti "Topolino" e
"L'Avventuroso", nati a Firenze per opera della
Nerbini, lo stesso editore pubblica 18 albi dedicati al
burattino e nel maggio 1938 fa uscire un nuovo giornale
a fumetti sempre con il titolo "Pinocchio", diretto da
Collodi Nipote (Paolo Lorenzini).
Se è Marzocco a pubblicare nel '40 la Storia di
Pinocchio raccontata da Walt Disney con illustrazioni
tratte dal film, è ancora Nerbini che nell'immediato
dopoguerra (1947) edita il Pinocchio a fumetti di
Aurelio Galleppini. Anche Vinicio Berti si misurerà con
il "duro burattino… autenticamente antagonista
di ogni potere ufficialmente costituito": nel 1992
escono le Avventure di Pinocchio, disegni, scene e
regia di Vinicio Berti portate a termine solo pochi
mesi prima della morte.
Alle soglie del terzo millennio è ancora una casa
editrice fiorentina, le Edizioni Aida, a pubblicare la
prima traduzione in papiamento e a far conoscere il
burattino collodiano ai ragazzi delle Antille Olandesi.
La traduzione è di Dominique Pruneti, le illustrazioni
sono di Giuseppe Ardu.
La mostra è corredata di tavole originali di Mario
Fantoni, Vinicio Berti, Giuseppe Ardu.
Mostra e Catalogo a cura di Roberto Maini e Marta
Zangheri con la collaborazione di Annamaria Conti per
allestimento, ricerche bibliografiche e
progettazione.
Torna su
Incontri
(testo del comunicato stampa pubblicato in
occasione dell'iniziativa)
Le scuole fiorentine
incontrano gli illustratori di
Pinocchio
Considerato il successo e il grande interesse
suscitato dalla mostra "I volti di Pinocchio.
Pinocchio e pinocchiate nelle edizioni fiorentine
della Marucelliana", la Biblioteca ha
organizzato una serie di visite guidate espressamente
dirette alle scuole per ripercorrere le avventure del
burattino di legno attraverso i disegnatori
fiorentini o di ambiente fiorentino e le case
editrici fiorentine. La visita è anche un'occasione
per far conoscere ai ragazzi la Biblioteca
Marucelliana. Sono stati organizzati nove incontri,
sempre diretti alle scuole, con gli illustratori
Giuseppe Ardu e Mario Fantoni che si sono
cimentati
in diverse occasioni con il personaggio di
Pinocchio.
Negli incontri i disegnatori fanno vedere ai ragazzi
come nasce una illustrazione, le tecniche adoperate e
raccontano la loro particolare esperienza in questo
campo. Inoltre stimolano i ragazzi a dare la loro
interpretazione del burattino. Queste le date degli
incontri:
- 22 novembre: Ardu incontra i ragazzi delle classi
II e III della Scuola Elementare Statale di Ginestra
- 27 novembre: Ardu incontra i ragazzi della classe
V della Scuola Elementare Conservatorio S. Maria
degli Angeli
- 28 novembre: Ardu incontra i ragazzi della classe
II della Scuola Elementare Conservatorio S. Maria
degli Angeli
- 6 dicembre: Fantoni incontra i ragazzi della
classe 1 A della Scuola Media Statale D. Compagni -
L. Mazzanti
- 14 dicembre: Ardu incontra i ragazzi della II e
III della Scuola Elementare Statale Salviati
- 15 dicembre: Ardu incontra i ragazzi della II A e
III A della Scuola Elementare Statale Collodi
- 19 dicembre: Ardu incontra i ragazzi della II B
della Scuola Elementare Statale Collodi
- 10 gennaio: Ardu incontra i ragazzi della I G
della Scuola Media Statale D. Compagni - L. Mazzanti
- 12 gennaio: Ardu incontra i ragazzi della III B
della Scuola Elementare Statale Collodi
Di Giuseppe Ardu sono le 40 tavole e la copertina che
illustrano il Pinocchio tradotto in papiamento
pubblicato recentemente dalle Edizioni Aida di
Firenze. Alcune delle tavole originali sono esposte
alla mostra e hanno ricevuto molti consensi.
E' nato ad Oristano nel 1966 e dopo l'Istituto d'arte
è arrivato a Firenze, dove risiede e lavora, per
frequentare l'ISIA, l'Istituto superiore per le
industrie artistiche. La sua grande passione è il
fumetto e ha partecipato a quattro edizioni di "Mine
vaganti", la manifestazione dei giovani fumettisti
fiorentini. Sta preparando le illustrazioni per un
altro libro per ragazzi. Sua è anche la copertina del
catalogo della mostra della Marucelliana che
raffigura Pinocchio nella settecentesca sala di
lettura della biblioteca.
Mario Fantoni appartiene ad una illustre famiglia di
disegnatori assieme a suo padre Guido e a sua sorella
Liliana. Tutti e tre si sono formati alla scuola dei
fumetti Nerbini: "Topolino" e soprattutto
"L'Avventuroso". Nato a Firenze nel 1926, inizia a
tredici anni a disegnare per i giornali. Il suo primo
lavoro è la storia di Pollicino su "Pisellino" sempre
della Nerbini. Collabora anche al "Brivido"
settimanale illustrato fiorentino dove dal luglio '42
fa il disegno di apertura. Sempre nel '42 lavora per
"Topolino" passato alla Mondadori. Dopo la guerra
riprende subito a lavorare per Nerbini, per la Dardo
e per la Tedeschi. Dal 1953 al 1957 è al "Vittorioso"
con la famosa serie di Capitan Walter. Nel '75
illustra un Pinocchio per la Malipiero e in quegli
stessi anni disegna 84 tavole per una video story
sempre sul burattino edita dalla Mupi, casa di
giocattoli fiorentina. La video story è esposta alla
mostra assieme a un disegno inedito. Continua tuttora
a lavorare per la Tedeschi e per la Rizzoli.
Torna su