Vita e opere
Vita e opere di Anton Francesco Gori hanno come sfondo
Firenze. Qui nacque il 9 dicembre 1691 e trascorse tutta l'esistenza fino
alla morte che sopraggiunse il 21 gennaio 1757. Viene ricordato dalle biografie
del tempo come studioso di antichità, filologo e teologo.
Intrapresa la carriera ecclesiastica, ottenne nel 1746 la carica di priore
del Battistero di San Giovanni. Professore di Storia nello Studio Fiorentino
si distinse come autore e curatore di numerose opere; nel 1735 fu anche
tra i fondatori dell'Accademia Colombaria di Firenze.
Negli anni della
formazione fu determinante l'insegnamento
di tipo classicista di Antonio Maria Salvini e l'influenza di Filippo Buonarroti,
che lo portarono a sviluppare in particolare l'interesse per le antichità.
In campo archeologico i suoi
contributi sono rivolti soprattutto
al mondo etrusco, non mancano tuttavia nel suo repertorio studi attinenti
alle antichità cristiane e alla storia dell'arte rinascimentale.
I
contatti con eruditi, letterati ed editori del tempo,
testimoniati anche dagli intensi rapporti epistolari, sono all'origine di
collaborazioni che si concretizzarono nell'edizione di diverse opere a stampa
e collane letterarie da lui curate. Scorrendo i contenuti delle
lettere raccolte nell'epistolario è possibile ripercorrere sia
la genesi di molte di queste opere sia alcuni degli avvenimenti che caratterizzarono
la vita del Gori e l'ambiente culturale tra il 1727 e il 1756.
Autore e curatore di diverse opere
di lui si ricordano in particolare:
- - Inscriptiones antiquae in Etruriae urbibus exstantes... ,
Florentiae, 1726-43, 3 v.
- - Museum Etruscum exhibens insigna veterum etruscorum monumenta...
nunc primum edita et illustrata... , Florentiae, 1737-1743, 3 v.
- - Museum Florentinum exhibens insignora vetustatis monumenta quae
Florentiae sunt, Florentiae, 1731- 1762, 10 v.
- - Difesa dell'alfabeto degli antichi toscani pubblicato nel 1737
dall'autore del museo etrusco disapprovato dall'illustrissimo Sig. Marchese
Scipione Maffei... , Firenze, 1742.
- - Notizie del memorabile scoprimento della antica città Ercolano
vicina a Napoli, del suo famoso teatro, templi, edifizj, statue, pitture,
marmi, scritti e di altri insigni monumenti avute per lettera da varj
celebri letterati... , Firenze, 1748.
- Symbolae litterariae opuscula varia philologica scientifica antiquaria
signa lapides numismata gemmas et monumenta Medii Aevii nunc primum
eduta complectentes... , Florentiae, 1748-1753 10 v.
- G. B. Passeri - A.F. Gori, Thesaurus gemmarum antiquarum astriferarum
quae e compluribus dactyliothecis selectae observationibus inlustrantur...
, Florentiae, 1750, 3 v.
- Thesaurus veterum diptychorum consularium et ecclesiasticorum...
opus Posthumum... , Florentiae, 1759, 3 v.
Le Collezioni d'arte e di antichità
Specchio del gusto e della cultura del suo tempo il
Museo Gorio
è caratterizzato da una formazione graduale e una composizione eterogenea.
Incrementarono progressivamente la collezione doni, scambi, lasciti testamentari
e acquisti effettuati durante le sue ricognizioni nell'area toscana. Si
ricorda in particolare un viaggio effettuato dal Gori nel 1733 in Toscana
in cerca di notizie utili per approfondire le proprie teorie sulla civiltà
etrusca: in questa occasione ebbe l’opportunità di visitare collezioni private
e, ripercorrendo quei luoghi noti per rinvenimenti etruschi, di recuperare
reperti e materiali confluiti nella sua raccolta di antichità. Questa -
come ricorda egli stesso - comprendeva: "
rilievi, iscrizioni, urne cinerarie,
statuette fittili e bronzee, lucerne, vasi fittili acromi e figurati e utensili
in metallo". Il Museo, seppur fortemente caratterizzato dall’antico,
presentava un carattere eterogeneo: vi si potevano ammirare anche oggetti,
dipinti e sculture risalenti all’epoca medioevale, rinascimentale e moderna.
I materiali che componevano il Museo andarono dispersi dopo la morte del
Gori.