INTRODUZIONE
Nell'ambito delle celebrazioni raffaellesche l'evento espositivo che qui si presenta, originato da un accordo scientifico stipulato tra la Biblioteca Marucelliana e il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Torino, si lega a uno straordinario foglio giovanile di Raffaello confluito a fine Settecento nell'istituzione fiorentina e mai sinora compiutamente indagato sebbene aperto a innumerevoli determinazioni esegetiche interdisciplinarie a una amplificazione avvertita dei più tradizionali sentieri interpretativi votati a letture eminentemente storiche, tematiche e stilistiche.
Oltre a sostanziare uno dei più precoci approdinoti della personalità di Raffaello disegnatore, databile aipiù avanzati anni fiorentini, nella rappresentazione del Cristo crocifisso in écorché il foglio rinvia a un contesto tematico privo allo stato attuale degli studi di raccordi iconici pregnanti con la complessità del pensiero grafico e pittorico dell'urbinate e non solo.
Trascendendo i confini delle indagini storico-artistiche di orizzonte raffaellesco e di quelle province disciplinari in generale, il disegno, nella sua configurazione anatomica per la prima volta richiamata nei Commentaria a Mondino de' Liuzzi editi a Bologna nel 1521 da Berengario da Carpi, avverte e ad un tempo suggerisce o meglio dichiara indiscutibili elementi di trasversalità e ragioni di dialogo con l'ambito teologico ma soprattutto con la storia della medicina e la tradizione degli studi anatomici di un Cinquecento in alba.
Il corpo crocifisso in écorché o in anatomia superficiale trova rarissimi elementi di confronto nella grafica italiana e no, quattro-cinquecentesca ma anche successiva.
Ciò che ha indotto l'esigenza di allargare il campo analitico con l'intervento del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell'Università degli Studi di Firenze, nonché della Fondazione dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, noto luogo di esperienze autoptiche di Leonardo e non solo.
La mostra intende inoltre concentrare l'attenzione sul percorso collezionistico del foglio raffaellesco, e su un terreno affatto inedito relativo agli aspetti tecnico-esecutivi del disegno e ai caratteri strutturali del supporto cartaceo.
Una sezione significativa è dunque dedicata alle risultanze diagnostiche delle analisi non invasive condotte dal CHNet dell'INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con la New York University di Abu Dhabi e dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, sui diversi materiali utilizzati dall'urbinate nello stratificato percorso esecutivo della raffigurazione cristologica.
Ad accompagnare il foglio di Raffaello un percorso articolato in dieci sezioni tematiche concepite in progressione cronologica dal XV al XVII secolo e richiamate da specifici introibi.
Incunaboli, cinquecentine, trattati di celebri anatomisti - da Antonio Benivieni, medico dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, all'universalmente noto Andrea Vesalioe a Gerolamo Genga -, oltre a stampe e disegni, sequenziati secondo specifiche traiettorie concettuali e iconografiche,narrano, declinandolo da più, interrelati punti di stazione, lo stretto legame nella pratica dissettiva tra medicina e arte, richiamando inoltre,accanto a legami strutturali con la riflessione teologica,nessidi intrinseco incontro tra latitudini filosofiche, letterarie,poetiche e storia dell'arte.
Silvia Castelli
Piera Giovanna Tordella